Cardinale Bassetti: “non dobbiamo chiudere gli occhi dinanzi alle sofferenza dei fratelli”

“Il Signore non chiude mai la porta del suo cuore, perché Egli attende ciascuno di noi con amore infinito. E noi non dobbiamo chiudere gli occhi dinanzi alle sofferenza dei fratelli”. Lo ha affermato ieri l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, il cardinale Gualtiero Bassetti, presiedendo la celebrazione a conclusione dell’Anno giubilare. “È stato un anno carico di eventi significativi, di tragedie umane, ma anche di tanti segni di solidarietà e di amore”, ha osservato Bassetti, per il quale “quello trascorso è stato un tempo formidabile sul piano della grazia, i cui esiti sono noti soltanto a Dio e, in qualche misura, ai confessori”. “Anch’io, come tanti sacerdoti, sono testimone dei ‘miracoli’ della grazia divina, di una sua abbondante effusione a vantaggio del corpo di Cristo che è la Chiesa”, ha aggiunto l’arcivescovo, evidenziando che “la comunità cristiana s’è sollevata da certa stanchezza, ha riscoperto la vita di grazia e si è aperta alla solidarietà e all’accoglienza: prima con l’arrivo dei profughi, poi con la venuta degli sfollati da Norcia”. “La nostra gente umbra non ha mai alzato barricate o muri contro nessuno”, ha riconosciuto Bassetti, evidenziando come questo è “il segno che l’amore di Dio che abbiamo sperimentato nel Giubileo è maturato in noi e sta portando frutto”. Secondo l’arcivescovo, “è da queste esperienze di amore concreto che può nascere e svilupparsi quel senso forte di comunità e di Chiesa che ci rende capaci di affrontare le sfide degli anni a venire”.

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