Dal primo gennaio 2017, tre laici appartenenti alla diocesi dell’Algarve partiranno in missione per il Mozambico, nell’ambito di un progetto alimentare, educativo e formativo concernente la salute delle madri e dei bambini della cittadina di Beira. L’iniziativa di cooperazione e sviluppo, denominata “Boluka Kua Zua”, che significa “nascita del sole”, lanciata in collaborazione con la Congregazione delle suore Francescane missionarie di Maria, sarà particolarmente rivolta alla “cura dei bambini con un’età compresa tra i sette mesi e i cinque anni, alcuni dei quali orfani, o ammalati di Aids, di malaria e di tubercolosi”. Nell’intervista rilasciata al giornale “Folha do Domingo”, una delle volontarie, Andreia Barracha, attualmente educatrice sociale nel campo del turismo anziano, ha dichiarato di voler partire per aiutare il prossimo, quale obiettivo costantemente presente nella propria vita: “Sono ansiosa di intraprendere questa esperienza, e ho molte attese, ma sono fiduciosa che tutto ciò che accadrà sarà certamente positivo. Quando arriveremo sul luogo, faremo il possibile per renderci utili”. A sua volta, Elisabete Matos, responsabile di area commerciale, si è detta “molto felice di realizzare finalmente un sogno”, non concretizzatosi nel 2013 con una missione che doveva portarla in Angola: “Ho diverse e chiare aspettative, ma parto con il cuore e la mente aperti, pronta a mettermi a disposizione in tutto ciò di cui ci sarà bisogno”.