Liberazione Mosul: Patriarca Sako (Baghdad), “gli iracheni vogliono una patria per tutti i cittadini di diverse fedi e nazionalità”

“Le aree occupate dell’Iraq siano liberate rapidamente e con minime perdite umane e materiali, per iniziare la rimozione delle mine e il processo di ricostruzione in modo da consentire alle famiglie sfollate di tornare alle proprie case, soprattutto considerando che siamo alle soglie dell’inverno”. È l’augurio espresso dal Patriarca caldeo di Baghdad, Louis Sako, davanti all’attacco condotto dal “coraggioso” esercito iracheno, dalla polizia federale, dai Peshmerga e dalle forze Mobilitazione Popolare e della coalizione che partecipano alla liberazione di Mosul e delle città dell’area di Ninive. “In questa occasione nazionale – si legge in una nota pubblicata lo scorso fine settimana dal Patriarcato – esortiamo tutti gli iracheni a fare la scelta più difficile, una vera e propria riconciliazione necessaria per mantenere l’unità della loro patria e proteggere la vita dei suoi cittadini esausti dai conflitti in corso. Essi sono desiderosi di veder garantiti loro la piena cittadinanza, l’uguaglianza nei diritti e doveri e il rispetto dei diritti umani”. Gli iracheni, conclude la nota, “vogliono e si aspettano una patria per tutti i suoi cittadini di diverse fedi e nazionalità, e un paese stabile in cui i rapporti si basino sul rispetto reciproco, l’accettazione delle differenze e il rifiuto dell’estremismo”.

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