Lotta all’Aids: Caritas, spot e progetti per sensibilizzare e informare

“Il silenzio non elimina il problema”: è la parola d’ordine della Caritas n occasione del 1° dicembre, Giornata mondiale di lotta all’Aids. Caritas italiana rilancia il suo impegno su questo tema mentre si moltiplicano le iniziative proposte dalle Caritas diocesane in termini di testimonianza del lavoro fin qui svolto e “per allargare la sensibilizzazione all’intera cittadinanza”. Tali iniziative muovono dal Progetto nazionale nato da una riflessione svolta da Caritas italiana con alcune Caritas diocesane che, a partire dagli anni Ottanta hanno aperto case di accoglienza, in risposta ai bisogni delle persone con Aids, e che oggi coinvolge 16 realtà diocesane: Ancona, Bergamo, Bolzano, Brescia, Catanzaro, Cremona, Firenze, Foligno, Milano, Napoli, Palermo, Pescara, Piacenza, Reggio Calabria, Roma, Verona. “La realtà odierna è ben diversa dai primi anni di impegno – afferma una nota di Caritas italiana – e porta a prendere atto che anche la Chiesa ha un po’ rinunciato a progettare iniziative di sensibilizzazione, formazione e informazione. Ne è scaturita la proposta di un Progetto nazionale, che ha l’obiettivo di ricordare alla comunità cristiana che ogni persona è fatta a immagine e somiglianza di Dio, che ogni fratello che soffre ‘mi riguarda’, che è necessario abbattere l’indifferenza e l’ignoranza, ed eliminare le distanze”.

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Il progetto ha avuto una prima concretizzazione nel costruire, a livello unitario, strumenti di animazione e formazione (da questionari a clip formative), da utilizzare nelle attività che si conducono nei territori. Due i target raggiunti: gli adulti, “ovvero quanti sono impegnati nelle parrocchie (dai volontari dei centri di ascolto, ai catechisti, agli operatori Caritas)”, e i giovani, incontrati attraverso iniziative in luoghi di aggregazione, oratori e soprattutto scuole. “Con loro – anche tramite concorsi – si sono utilizzati strumenti che hanno permesso di ricevere significativi feedback e che li hanno sollecitati a elaborare lavori e prodotti di comunicazione (pagine facebook, gruppi whatsapp, video, manifesti) sull’argomento”. Per il 1° dicembre 2015, la testimonianza e la sensibilizzazione “passa soprattutto attraverso concerti, mostre, manifestazioni in piazza, presenza di camper e gazebo per la distribuzione di dépliant illustrativi e gadget”. Caritas spiega che è stato predisposto, tra l’altro, un breve spot, facilmente divulgabile e disponibile on-line, “per ribadire che ogni persona è preziosa e unica, e al tempo stesso diversa e simile ad ogni altra, e che ciascuno ha il compito di costruire legami e non muri: non può essere l’Hiv a fare la differenza, tutti dobbiamo batterci per una differenza che include”.

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