Papa in Kenya: all’Unon, “sono molti i volti” dello “scarto”, “non rimanere indifferenti” ai migranti

“Sono molti i volti, le storie, le conseguenze evidenti in migliaia di persone che la cultura del degrado e dello scarto ha portato a sacrificare agli idoli del profitto e del consumo”. A enumerarli è stato il Papa, che nel discorso all’Unon di Nairobi ha ammonito: “Dobbiamo stare attenti a un triste segno della globalizzazione dell’indifferenza, che ci fa lentamente abituare alla sofferenza dell’altro, quasi fosse normale, o peggio ancora, a rassegnarci alle forme estreme e scandalose di scarto e di esclusione sociale, come sono le nuove forme di schiavitù, il traffico delle persone, il lavoro forzato, la prostituzione, il traffico di organi”. In particolare, per Francesco, “è tragico l’aumento dei migranti che fuggono la miseria aggravata dal degrado ambientale, i quali non sono riconosciuti come rifugiati nelle convenzioni internazionali e portano il peso della propria vita abbandonata senza alcuna tutela normativa”. “Sono molte vite, molte storie, molti sogni che naufragano nel nostro presente”, ha ammonito il Papa sulla scorta della Laudato si’: “Non possiamo rimanere indifferenti davanti a questo. Non ne abbiamo il diritto”.

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