“Essere messaggeri di speranza”. Lo ha chiesto il cardinale André Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi, ai fedeli riuniti ieri pomeriggio nella cattedrale di Notre-Dame per pregare per le vittime degli attentati di venerdì notte. “In questi giorni di prova – ha detto l’arcivescovo -, i credenti sono chiamati alla testimonianza della speranza. Tra qualche settimana si aprirà il Giubileo della Misericordia e noi vorremmo con le nostre parole e con le nostre azioni essere messaggeri di speranza nel cuore della sofferenza umana”.

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“Essere uomini e donne di speranza – ha detto il cardinale – significa essere capaci di assumere le prove e combattere contro le forze distruttrici con fiducia e serenità”. L’arcivescovo ha parlato di un “Venerdì nero”. “Non c’è spiegazioni razionale che possa giustificare l’esecuzione di persone. Se l’odio e la morte hanno una logica ma non hanno razionalità”. Ma poi ha aggiunto: “La nostra società non può non giustificarsi che per il suo rispetto per la dignità della persona umana. Di fronte alla barbarie cieca, qualsiasi fessura che si possa creare in questo rispetto, sarebbe una vittoria dei nostri aggressori”.