Visita Papa a Firenze: D’Urso (Consulta antiusura), “favorire inclusione sociale e bene comune”

Mons. Alberto D’Urso

“L’inclusione sociale dei poveri è tra le periferie esistenziali invocate da Papa Francesco nel suo intervento al 5° Convegno ecclesiale nazionale, in cui disegnare il nuovo umanesimo, in totale sintonia con quanto la Consulta nazionale antiusura Giovanni Paolo II ha garantito alla Chiesa e alla società italiana nei suoi primi venti anni”. Lo hanno dichiarato i componenti del direttivo della Consulta nazionale antiusura “Giovanni Paolo II”. “Anche monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino e presidente del Comitato nella sua prolusione di apertura – ha osservato monsignor D’Urso -, tracciando le linee che i gruppi di lavoro affronteranno proprio nella lotta alla povertà, ha segnato lo spazio in cui immaginare il nuovo umanesimo. Tema strettamente connesso a un altro grande tema che è il lavoro, che non c’è per tanti giovani. Una condizione che rema a favore delle disparità sociali ed economiche”. Nel Convegno, ha proseguito D’Urso, “sono state richiamate le istituzioni e la società a realizzare un programma che affronti in modo serio e sistematico la povertà, il sovrindebitamento e il gioco d’azzardo, che è stato riconosciuto tra le dipendenze che generano le crisi economiche di tante famiglie italiane. Situazioni non più sostenibili e immaginabili nel nuovo umanesimo. L’intervento di Papa Francesco esorta chierici e laici a perseguire l’inclusione sociale dei poveri quale via di incontro e di dialogo per favorire l’amicizia sociale nel Paese e il bene comune”.

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