Papa a Prato: “uscire vuol dire rischiare, ma non c’è fede senza rischio”

(dall’inviata Sir a Firenze) – “Uscire vuol dire rischiare, ma non c’è fede senza rischio”. Ne è convinto il Papa, che incontrando il mondo del lavoro a Prato ha ammonito: “Una fede che pensa a sé stessa e sta chiusa in casa non è fedele all’invito del Signore, che chiama i suoi a prendere l’iniziativa e a coinvolgersi, senza paura”. “Di fronte alle trasformazioni spesso vorticose di questi ultimi anni, c’è il pericolo di subire il turbine degli eventi, perdendo il coraggio di cercare la rotta”, ha ammonito Francesco: “Si preferisce allora il rifugio di qualche porto sicuro e si rinuncia a prendere il largo sulla parola di Gesù”. “Ma il Signore, che vuole raggiungere chi ancora non lo ama, ci sprona”, le parole del Papa: “Desidera che nasca in noi una rinnovata passione missionaria e ci affida una grande responsabilità. Chiede alla Chiesa sua sposa di camminare per i sentieri accidentati di oggi, di accompagnare chi ha smarrito la via; di piantare tende di speranza, dove accogliere chi è ferito e non attende più nulla dalla vita”.

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