Papa a Prato: mons. Agostinelli (vescovo), un “grazie corale senza distinzione alcuna”

(dall’inviata Sir a Firenze) – Un “grazie corale senza distinzione alcuna, perché la società civile e la Chiesa a Prato hanno camminato insieme lungo i secoli”. È il saluto di monsignor Franco Agostinelli, vescovo di Prato, al Papa, che proprio da qui sta per pronunciare il primo discorso del decimo viaggio pastorale in Italia, in occasione del quinto Convegno ecclesiale nazionale di Firenze. “Siamo una comunità-laboratorio di convivenza”, ha proseguito il presule: “Di laboriosità, di integrazione, di solidarietà e di spiritualità, in piena trasformazione sociale e culturale”. “Prato è una città con le sue glorie e le sue ferite, con il suo passato ricco di tanta cultura e un presente che cerca di essere all’altezza delle sfide dell’oggi”, ha proseguito assicurando l’impegno della sua diocesi ad incarnare quella “Chiesa in uscita” auspicata da Francesco. Tra le situazioni più urgenti da affrontare, monsignor Agostinelli ha citato “le trasformazioni del mondo del lavoro, che è risorsa e impegno serio per l’integrazione”. Si tratta di “un cammino non facile”, ha ammesso il vescovo, “dai risultati non immediati, che vede però la nostra gente impegnata a creare ponti e a mai alzare i muri”. Infine, il “grazie corale per i Sinodi sulla famiglia e per l’anno giubilare ormai alle porte”, insieme all’impegno ad essere “Chiesa in uscita verso le periferie esistenziale del nostro tempo e del nostro territorio”.

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