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Papa a Firenze: in cattedrale, “non dobbiamo essere ossessionati dal potere”

(dall’inviata Sir a Firenze) – “Non dobbiamo essere ossessionati dal potere, anche quando questo prende il volto di un potere utile e funzionale all’immagine sociale della Chiesa”. È il monito del Papa da Santa Maria del Fiore. “Se la Chiesa non assume i sentimenti di Gesù, si disorienta, perde il senso”, ha ammonito: “Se li assume, invece, sa essere all’altezza della sua missione”. “I sentimenti di Gesù ci dicono che una Chiesa che pensa a sé stessa e ai propri interessi sarebbe triste”, le parole del Papa. Le beatitudini, invece, “sono lo specchio in cui guardarci, quello che ci permette di sapere se stiamo camminando sul sentiero giusto: è uno specchio che non mente”. “Umiltà, disinteresse, beatitudine”: “Una Chiesa che presenta questi tre tratti – ha spiegato il Papa – è una Chiesa che sa riconoscere l’azione del Signore nel mondo, nella cultura, nella vita quotidiana della gente”. “Preferisco una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze”, ha ribadito il Papa: “Non voglio una Chiesa preoccupata di essere il centro e che finisce rinchiusa in un groviglio di ossessioni e procedimenti”.

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