‘ndrangheta: centro Agape Reggio Calabria, “azione decisa per tutela minori”

“Di fronte alla escalation di minori uccisi o coinvolti in vicende di ‘ndrangheta serve una azione decisa da parte delle istituzioni e della comunità tutta. Servono strumenti adeguati per tutelare i minori, ci sono delle carenze legislative da colmare”. Ad affermarlo oggi il presidente del centro comunitario Agape di Reggio Calabria, Mario Nasone, secondo il quale “le forze politiche si devono interrogare sul dovere che hanno di tutelare i minori dalle loro famiglie quando sono dentro nuclei mafiosi e per evitare altri morti innocenti come il piccolo Cocò”. Nasone annuncia che il prossimo 14 novembre il centro comunitario Agape, il laboratorio sociale “La Calabria che vogliamo”, la camera minorile di Reggio Calabria, promuoveranno un incontro su questo tema e ricorda che il Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria con il progetto “Liberi di scegliere” ha aperto “una strada vivendo però una solitudine istituzionale. Tante donne di ‘ndrangheta stanno scegliendo di rompere con i clan di appartenenza, ma servono – ribadisce – leggi e programmi di protezione. Questo è, quindi, il momento buono per intervenire. La posta in gioco è alta, perché è sotto gli occhi di tutti che non basta più solo l’intervento repressivo dello Stato. Se si vuole colpire il meccanismo di riproduzione del fenomeno mafioso è necessario investire in politiche sociali, educative di prevenzione e recupero sociale” .

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