Gioco d’azzardo: “Mettiamoci in gioco prende il treno”

“Mettiamoci in gioco prende il treno!”: Acli e Azione cattolica aderiscono alla campagna nazionale contro il gioco d’azzardo. Fino al 15 novembre verrà trasmesso sui monitor delle Frecce Trenitalia e su quelli di Grandi Stazioni e Centostazioni lo spot della campagna sui rischi dell’azzardo. L’iniziativa è promossa da istituzioni, organizzazioni di terzo settore, associazioni di consumatori e sindacati. “Gli spot – spiega una nota – intendono far comprendere alle persone che giocano, ma anche ai loro familiari e amici e, più in generale, all’opinione pubblica l’illusorietà dei messaggi di promozione del gioco d’azzardo, in particolare di quelli che promettono vincite facili. Promesse ingannevoli a cui la campagna risponde con lo slogan ‘Più giochi, più perdi. (È matematico!)’”. Secondo il Cnr di Pisa “il ‘giocatore sociale’ è una persona prevalentemente di genere maschile, con età media sui 40 anni, coniugato e con un lavoro da dipendente, in prevalenza diplomato, con un reddito personale tra i 15mila e i 36mila euro”. Di contro “c’è il ‘giocatore problematico’, in prevalenza maschio, età media di 35 anni e nella metà dei casi senza una occupazione e comunque con un reddito personale inferiore ai 15mila euro e che in un caso su tre utilizza almeno una sostanza illegale durante l’anno”. La categoria del “giocatore problematico” è cresciuta negli ultimi tre anni fino a interessare “l’1,6% della popolazione, circa 250mila persone”, mentre si registra “un lieve calo dei giocatori sociali”.

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