Austria, plenaria vescovi su ambiente e profughi

Presso l’abbazia di Michaelbeuern, vicino a Salisburgo, sono in corso i lavori della sessione plenaria autunnale della Conferenza episcopale austriaca (Öbk). Iniziata ieri, l’assise ha visto i presuli austriaci confrontarsi con la lettera enciclica di Papa Francesco “Laudato si’”. “È   tutto nell’enciclica”, non solo ciò che riguarda le questioni ambientali: “Il Papa è riuscito a integrare l’ecologia come parte della dottrina sociale della Chiesa”, ha detto il responsabile della pastorale ambientale, sociale e per i laici della Öbk, il vescovo di Gurk-Klagenfurt, Alois Schwarz. Pertanto, gli obiettivi dell’enciclica vanno verso una “economia eco-sociale”. Durante i lavori hanno offerto il loro contributo per la riflessione la responsabile ambientale della diocesi di Graz-Seckau, Hemma Opis-Pieber; Michael Rosenberger  teologo morale di Linz e la presidente dell’Azione cattolica austriaca, Gerda Schaffelhofer. Un pilastro importante per l’attuazione di uno stile di vita rispettoso dell’ambiente nella Chiesa sono le parrocchie e diocesi, presso le quali operano oltre 900 responsabili ambientali. L’odierna giornata di studio è caratterizzata dal confronto sull’accoglienza dei profughi: “La vera tragedia è che ad oggi non vi è ancora alcuna conferenza di pace per la Siria”, ha detto il presidente della Öbk, il cardinale Christoph Schönborn.

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