Migranti: vescovi Calabria, “degrado civile e istituzionale nella gestione dell’accoglienza”

“In mezzo alle contraddizioni del fragile territorio regionale è necessaria e urgente una solida formazione culturale (in relazione alla teologia e alla pastorale) che induca le comunità cristiane ad una più ragionevole consapevolezza antropologica e sociale del meticciato”. Lo scrive, in preparazione alla Giornata del migrante e del rifugiato di domenica, la Commissione Migrantes della Conferenza episcopale calabra. Richiamando il recente comunicato della Cec, ovvero “la preoccupazione per il momento storico che stiamo attraversando e per i risvolti negativi in cui versa il fenomeno migratorio”, Migrantes Calabria condivide “la crescente apprensione per il degrado civile e istituzionale che emerge soprattutto nella gestione dell’accoglienza dei fratelli migranti”. Richiamando il compito di “collocare al centro dell’agire pastorale una sensibilità tale da far percepire il fenomeno non come emergenziale, ma strutturale”, la Commissione evidenzia che questo fenomeno “costituisce una sfida pressante alla civiltà e alla fraternità evangelica”. Infatti, “l’impegno per una politica dell’accoglienza passa non solo attraverso una denuncia nitida dei soprusi che i fratelli migranti subiscono, ma anche dal richiamo profetico alle politiche regionali e nazionali”.

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