Riviste: Messaggero di sant’Antonio, la copertina del numero di settembre dedicata al senso del limite

La copertina del numero di settembre del “Messaggero di sant’Antonio” descrive in una foto il senso del limite, che richiama all’interno l’articolo di avvio “Il limite che è in noi” di Luisa Santinello. L’editoriale del mese, dal titolo “Tutti i colori della vita”, parla di relazioni e della relazione per antonomasia, quella dell’essere umano con Dio. In una società come quella attuale, che spinge allo spontaneismo confondendolo con l’autenticità – scrive il direttore, fra Massimiliano Patassini – la strada da percorrere è forse quella “di cercare un equilibrio tra sentimenti, intelletto e volontà, senza assolutizzare un aspetto della nostra vita, ma permettendo che ciascuno di essi custodisca e metta alla prova gli altri”, tenendo come punto fermo la relazione stabile con Dio.
Nel tradizionale mese in cui gli studenti ritornano ai propri banchi, l’ampio dossier di Giulia Cananzi “La scuola al tempo del digitale” si focalizza sull’istruzione con un dossier sul digitale. Si occupa invece di Messico il fotoreportage “Io sono qui” di Caterina Morbiato (testo) e Mahé Elipe (foto).
Con l’articolo “L’angelo delle donne”, dedicato a Denis Mukwege, Premio Nobel per la pace 2018, Romina Gobbo permette di conoscere il ginecologo che cura le donne violentate nella Repubblica Democratica del Congo, Paese che usa lo stupro sistematico come arma di guerra.
Nell’articolo “La Sacra di San Michele, tra mistero e devozione” Sabina Fadel porta alla scoperta di questo santuario antichissimo del Piemonte, ricco di una spiritualità che ha passato indenne i secoli.
A cent’anni dalla nascita di Italo Calvino, il mensile antoniano gli dedica l’articolo firmato da Alessandro Bettero “Calvino, scrutatore di anime”, che si sofferma sul romanzo “La giornata di uno scrutatore”.
La consueta rubrica “Semi di guerra, semi di pace”, intitolata questo mese “Padroni della Terra o custodi del Creato?” e firmata da Simone Morandini, analizza il rapporto tra esseri umani e Creato, quale ambito in cui coltivare la pace. “La pace con la Terra – scrive il teologo – è inscindibilmente collegata alla pace sulla Terra: occorrono rinnovate alleanze per prendersene cura (prendendosi al contempo cura di chi la abita) e non guerre, che la devastano”.
Tra le rubriche, “Le virtù del mercato” dell’economista Luigino Bruni, che nel nuovo numero si occupa di relazioni: “Sono i beni relazionali, non le merci, la nostra terra promessa – scrive –. Il capitalismo lo sa, non sa vendere beni relazionali e allora fa di tutto per simularli, vendendoci merci che assomigliano alle relazioni”.

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