Diocesi: Pozzuoli e Ischia, il 19 e il 23 settembre mons. Carlo Villano inizia il ministero episcopale

Martedì 19 settembre, alle 19, nella chiesa parrocchiale San Paolo in Monterusciello, si terrà la solenne celebrazione per l’inizio del ministero pastorale di mons. Carlo Villano, nominato da Papa Francesco vescovo delle diocesi di Pozzuoli e di Ischia, unite “in persona episcopi”.
Dopo la lettura della bolla pontificia e la consegna del pastorale da parte dell’amministratore apostolico, mons. Gennaro Pascarella, mons. Carlo Villano è vescovo di Pozzuoli e presiede la liturgia eucaristica. La celebrazione sarà trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook della diocesi di Pozzuoli e tramite la pagina Facebook Segni dei Tempi. Nella mattinata di mercoledì 20 settembre, il vescovo Carlo Villano si recherà in visita nell’ospedale Santa Maria delle Grazie a Pozzuoli e nella casa circondariale femminile di Pozzuoli. Giovedì 21 settembre visiterà l’ospedale San Paolo a Fuorigrotta e l’Istituto penale minorile di Nisida.
Nella mattinata di sabato 23 settembre, ad Ischia, mons. Villano visiterà luoghi di accoglienza e di solidarietà verso i più bisognosi. Alle 17.45 previsto l’incontro con le autorità civili e militari nella curia vescovile. Alle 18.45 partirà la processione con il clero da via Seminario alla cattedrale Santa Maria Assunta. Dopo la lettura della bolla pontificia e la consegna del pastorale da parte dell’amministratore apostolico, mons. Gennaro Pascarella, mons. Carlo Villano è vescovo di Ischia e presiede la liturgia eucaristica, che si svolgerà alle 19.30, nel piazzale delle Alghe (zona Ischia Ponte). La celebrazione sarà trasmessa in diretta su Teleischia e tramite la pagina Facebook della diocesi di Ischia. “Esprimo ancora la gratitudine a Papa Francesco – dice mons. Villano –, che si è fatto strumento per la chiamata del Signore. Chiamata all’episcopato che ho accolto con fiducia e molto stupore, consapevole dei limiti che accompagnano il mio cammino e mi fanno sentire così piccolo di fronte alla missione che mi attende. Percepisco il peso di questo impegno ma vivo tutto questo come un dono. Desidero condividere ansie e speranze per la nostra Chiesa e per i nostri territori, benedetti da così tanti doni, ma anche segnati da non poche fatiche”.

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