Alluvioni in Libia: associazioni medici stranieri e comunità araba in Italia, “si parla di 3.000 morti e 12 mila dispersi. Aprire corridoio sanitario e umanitario”

L’Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi), l’Unione medica euro mediterranea (Umem), la Comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai) esprimono condoglianze e solidarietà al popolo libico e alla comunità libica in Italia.  “Immagini strazianti dalla Libia dopo le morti e le distruzioni causate dalle inondazioni, soprattutto nella parte orientale del Paese. Inviamo le nostre più sincere condoglianze, al popolo libico e alle famiglie delle vittime. Siamo pronti ad aiutare le persone colpite da questa calamità”. “Confermiamo dai nostri medici locali che stanno soccorrendo la popolazione in condizioni molto difficili e gravi che finora il numero delle persone scomparse ha raggiunto le 12.000 persone. Si registrano più di 3.000 morti di cui 1400 sono stati già sepolti, 12 mila dispersi, 8 mila famiglie sfollate, numerosi quartieri scomparsi a Derna dall’inondazione”.  Le tre organizzazioni lanciano un appello al governo italiano per chiedere “un corridoio sanitario e umanitario per salvare vite e bambini. Purtroppo i numeri e i bilanci stanno aumentando in continuo”.

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