Gmg Lisbona: i giovani di Torino a Lousa, nella diocesi di Coimbra. Mons. Giraudo (vescovo ausiliare), “c’è bisogno di esperienze come queste per ritessere relazioni”

La Giornata mondiale della gioventù è “una grande occasione per risintonizzarci con i giovani dopo questi anni difficili”, a dirlo è il vescovo ausiliare di Torino, mons. Alessandro Giraudo, che in questi giorni sta partecipando, assieme ai ragazzi piemontesi, al gemellaggio con la diocesi di Coimbra. “Lo stiamo toccando con mano proprio durante questo viaggio – sottolinea il presule –: i giovani hanno bisogno di esperienze come queste per ritessere relazioni e in effetti, piano piano, i gruppi delle diverse parrocchie e delle diverse diocesi si stanno amalgamando tra loro”. Giraudo, che è alla sua prima Gmg da vescovo (è stato ordinato lo scorso 15 gennaio e aveva partecipato alla Gmg di Madrid da sacerdote), condivide l’intero viaggio con i ragazzi, che dopo la tappa a Lourdes (“Purtroppo ad accoglierci c’era la pioggia ma questo non ha rovinato la bellezza della tappa”, nota don Luca Ramello, incaricato presbitero regionale di Pastorale giovanile del Piemonte), in questi giorni sono ospiti a Lousa, nella diocesi di Coimbra. Con loro ci sono altri 15mila giovani da tutto il mondo che hanno scelto di partecipare ai “Giorni nelle diocesi”, nella diocesi del Nord del Portogallo, che, per numero di presenze è seconda solo a Porto, dove stanno facendo tappa 16mila giovani. La prima giornata del gemellaggio ha visto i ragazzi del primo gruppo del Piemonte accompagnati dal vescovo Giraudo fermarsi alla spiaggia fluviale di Serpins, dove hanno preso parte ad alcuni giochi tradizionali locali. “La risposta di questi giovani è stata eccezionale – commenta ancora Giraudo –, basta guardare come si stanno mettendo in gioco con entusiasmo in questa attività pur avendo alle spalle un lungo e impegnativo viaggio in pullman”.

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