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Parlamento Ue: condanna le campagne anti-Ue del governo ungherese

Il Parlamento europeo condanna, con una risoluzione, le campagne anti-Ue del governo ungherese, per “distogliere l’attenzione dalla mancanza di rispetto dei valori Ue e dalla corruzione sistemica”. Preoccupa il turno di presidenza dell’Ue che l’Ungheria dovrà ricoprire nel 2024. Il testo sulla situazione dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali in Ungheria e il congelamento dei fondi Ue è stato adottato con 442 voti favorevoli, 144 contrari e 33 astensioni. Gli eurodeputati continuano a esprimere “preoccupazione per lo stato dei valori dell’Ue in Ungheria, ulteriormente deteriorati a causa degli “sforzi deliberati e sistematici del governo” e nonostante l’attivazione del meccanismo dell’articolo 7 da parte del Parlamento”.
L’Eurocamera è preoccupata per “l’adozione di leggi senza un sufficiente controllo parlamentare e una consultazione pubblica, l’abuso della dichiarazione di “stato di emergenza”, l’uso improprio della protezione degli informatori per minare i diritti delle persone LGBTIQ+ e la libertà di espressione e la violazione dei diritti sociali e del lavoro degli insegnanti”. Gli eurodeputati esortano il governo ad “allineare le elezioni agli standard internazionali”, in vista delle prossime elezioni europee del 2024. Inoltre, il “bilancio annuale 2022 è stato modificato 95 volte per decreto governativo”. Sul turno di presidenza Ue dell’Ungheria nel 2024, si chiede di trovare una “soluzione adeguata” rispetto alle preoccupazioni degli eurodeputati, ricordando che, altrimenti, il Parlamento Ue potrebbe adottare misure appropriate.

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