Solidarietà: Misericordie Toscana, a Viareggio un nuovo parco giochi per la comunità educativa De Sortis

(Foto: Misericordie Toscana)

Il gioco e l’attività all’aria aperta come momento di svago, stimolo ma anche di socialità e di crescita. Nasce da qui l’idea del Gruppo Beyfin Spa di sostenere, d’intesa con le Misericordie della Toscana, la realizzazione del parco giochi utilizzato a Viareggio dai piccoli ospiti della comunità educativa “Elisabetta De Sortis” a Viareggio: per loro sono stati acquistati altalene, scivoli, gazebo oltre che tavoli e sedie.
Il nuovo parco giochi è stato inaugurato questa mattina alla presenza del presidente della Federazione regionale delle Misericordie della Toscana, Alberto Corsinovi, del presidente della Misericordia di Viareggio, Gabriele Cipriani, e del governatore della Misericordia di Borgo a Mozzano, Gabriele Brunini. In rappresentanza del Gruppo Beyfin Spa Lucia Lunghini e Simone Spaghetti dell’Ufficio comunicazione.
“Uno spazio dove i bambini giocano liberamente e serenamente all’aria aperta è forse la cosa più bella che si possa immaginare. Un luogo prezioso. E tanto più bisogno ne hanno i ragazzi del De Sortis, che vengono da storie travagliate. Per questo siamo particolarmente grati a Beyfin per questa donazione e per aver condiviso il nostro progetto”, diceAlberto Corsinovi. “In questo luogo, grazie all’impegno e alla generosità della Misericordia di Viareggio, aiutiamo giovani e giovanissimi a superare situazioni difficili e costruirsi un futuro sereno. Grazie alla generosità di Beyfin avremo uno strumento in più per farlo”, aggiunge.
L’Istituto De Sortis è una realtà storica a Viareggio, nella solidarietà concreta ai più piccoli. Nato negli anni ’20 del secolo scorso per prendersi cura dei bimbi rimasti senza famiglia, dal 1948 è gestito dalla Misericordia di Viareggio. Nel 2010 la struttura, che si trova nel quartiere di Varignano (via Aurelia Sud 134), è stata completamente rinnovata ed ospita oggi fino a 20 minori in condizioni di fragilità familiare: per metà si tratta di bambini e bambine fra i 3 e gli 11 anni, mentre per l’altra metà si tratta di ragazzine tra i 12 e i 18 anni che, grazie all’impegno degli operatori e degli specialisti della Misericordia, vivono in una vera comunità educativa.
I minori vengono assegnati alla struttura a seguito di provvedimenti del Tribunale per i minorenni, su segnalazione dei servizi sociali delle varie Ausl o dei comuni della regione, in caso di disagio personale e/o familiare e in caso di deprivazione morale e materiale.
All’interno della comunità è prevista la presenza stabile e attiva di una équipe di educatori di ambo i sessi, i quali, in base ad una precisa turnazione, condividono con i ragazzi i tempi e gli spazi della struttura.
Per ogni minore accolto viene redatto dall’équipe interna e dai servizi sociali un progetto educativo individuale, con il quale viene definito un iter operativo a cui attenersi.

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