Covid-19: Acli Roma, domani presentazione del volume “Distanti eppur così vicini” sull’impegno negli anni di pandemia

È in programma per il pomeriggio di domani, giovedì 9 marzo, alle 16 presso l’auditorium della Fondazione Enpam a Roma, la presentazione del libro “Distanti eppur così vicini” (Rubbettino), che racconta le attività messe in campo durante gli anni della pandemia dalle Acli di Roma e provincia. Il volume – viene spiegato in una nota – è nato con un duplice obiettivo: da una parte raccogliere testimonianze personali, collettive e sociali relative allo straordinario evento storico costituito dalla pandemia da Covid-19; in secondo luogo, fornire strumenti e contenuti rilevanti per costruire un orizzonte di senso, visione e azione rivolto al futuro post-pandemico della città. Il progetto editoriale è infatti composto da tre focus tematici dedicati alle diverse forme di povertà – economica, educativa e relazionale – che l’evento pandemico ha incrementato e acuito fino a renderle vere e proprie emergenze sociali.
La presentazione del volume verrà aperta da Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma e provincia, che spiegherà il senso della pubblicazione. Previsti poi, tra gli altri, gli interventi istituzionali di Alberto Oliveti, presidente della Fondazione Enpam (Ente nazionale di Previdenza ed assistenza dei medici e degli odontoiatri), di mons. Benoni Ambarus, vescovo ausiliare di Roma che ha firmato anche l’introduzione del volume, di Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma, e di Stefano Tassinari, vicepresidente vicario delle Acli. L’incontro sarà caratterizzato anche da testimonianze e dal punto di vista di diversi esperti provenienti dal mondo della sanità, del sociale e della lotta alle povertà. Modererà Rossella Santilli, giornalista Rai Tgr Lazio, e saranno previste anche letture recitate di alcuni dei brani più significativi del volume.
“Abbiamo scelto di presentare questo volume presso la sede dell’Enpam – dichiara Borzì – per onorare la memoria dei primi veri eroi che hanno affrontato la pandemia, i tanti medici che purtroppo sono deceduti e ai quali è giusto e doveroso rendere ancora oggi omaggio. Accanto a loro, però, sono state tante le realtà che hanno lavorato per superare quei momenti più bui, ed è per questo che abbiamo pensato a un libro che servisse a non disperdere la grande lezione che ci ha impartito la pandemia: che nessuno si salva da solo. Abbiamo potuto verificare in maniera diretta, una volta di più, come il lavoro in rete di tante realtà e organizzazioni con il sostegno delle istituzioni possa rappresentare la risposta alle tante problematiche che ancora oggi, purtroppo, affliggono la nostra società e che recentemente sono state ulteriormente aggravate da diversi fattori”. “Bisogna ripartire da qui, da una visione comune e da un impegno comune, per costruire un nuovo modello di welfare sartoriale e promozionale, che superi la logica delle emergenze, adeguato ai bisogni, incentrato sull’interdipendenza delle politiche e misurabile nell’efficacia”, conclude la presidente delle Acli di Roma e provincia.

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