Diocesi: Spoleto-Norcia, Fiaccola Benedettina rientrata a Norcia. Mons. Boccardo e Sindaco Alemanno “essere promotori di pace”

(Foto Comune Norcia)

È rientrata a Norcia lunedì 20 marzo sera, come da tradizione, la Fiaccola Pro Pace et Europa Una, dedicata a San Benedetto Patrono della Città e d’Europa. Prima sosta nel territorio nursino al Monastero di San Benedetto in Monte dove è stata accolta dal Priore Padre Benedetto Nivakoff e dai Monaci per poi scendere in Piazza San Benedetto. Ad attenderla, riferisce il Comune umbro, il Sindaco Nicola Alemanno, l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, Riccardo Guariglia Segretario Generale del Ministero per gli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Assessore Regionale Enrico Melasecche, il Capo della Sezione Consolare dell’Ambasciata di Portogallo in Italia Bernardino Azevedo, l’Europarlamentare Beatrice Covassi, già Capo della Rappresentanza Italiana della Commissione Europea. Presenti i Sindaci della Diocesi e della Valnerina, insieme a autorità civili e militari regionali, Dopo essere rientrata dal Portogallo, meta scelta per il viaggio continentale, la staffetta podistica, composta dagli atleti delle associazioni Norcia Run 2017 di Norcia, Marciatori Simbruini di Subiaco e Cus di Cassino è partita dall’ Abbazia di Montecassino sabato 18 ed ha percorso a ritroso, interamente a piedi, il Cammino di San Benedetto di circa 310 km. “Sentiamo forte – ha detto il sindaco Alemanno – la responsabilità di essere promulgatori dei valori etici, culturali e morali che oltre 1500 anni fa San Benedetto ha posto per la sua vita, e che poi sono diventati faro per le comunità monastiche e quelle solide radici di cui il Vecchio Continente sente la necessità. Oggi più che mai abbiamo bisogno di gesti e di iniziative come queste che, nella loro semplicità, possono contribuire a farci sentire appartenenti ad un’unica bandiera, con valori comuni e condivisi. La luce di Benedetto indica questa via”. “Ogni gesto di violenza e di odio, anche nel nostro piccolo contribuisce ad avvelenare la città e generare la guerra. Tocca a noi essere operatori di pace – ha ribadito mons. Boccardo -. Accogliamo dunque il messaggio di San Benedetto: la pace la puoi fare anche tu. Iniziando dai piccoli gesti che illuminano o danno oscurità alle nostre relazioni personali. Celebrare la festa di San Benedetto vuol dire rinnovare un impegno: anch’io posso essere costruttore di pace. Questo invito ispiri le nostre azioni”.

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