Nicaragua: il regime sta chiudendo a una a una le Caritas diocesane del Paese

Prosegue la repressione del regime di Daniel Ortega contro la Chiesa cattolica in Nicaragua e contro la stampa libera. A una a una, il governo sta mettendo fuori legge le otto Caritas del Paese, che appartengono ad altrettante diocesi. Inizialmente era toccato alla Caritas di Estelí, diocesi guidata, come amministratore apostolico, dal vescovo ora agli arresti, mons. Rolando Álvarez. Ora, la medesima sorte ha subito la Caritas di Jinotega, giurisdizione guidata da mons. Carlos Enrique Herrera, che è anche presidente della Conferenza episcopale nicaraguense. Di fatto, il governo ha negato alle Caritas il permesso a operare e a ricevere contributi così come a diverse Ong. Di fatto, le organizzazioni sono costrette a chiudere. Ci si attende ora che analoga decisione sia presa per la Caritas di Matagalpa, l’altra diocesi guidata, come vescovo titolare, da mons. Álvarez. Inoltre, la giustizia sandinista ha condannato a 10 anni di carcere due autisti del quotidiano La Prensa, per i presunti reati di “associazione a delinquere finalizzata a minare l’integrità nazionale” e “propagazione di notizie false attraverso i media e l’informazione”, ha riferito il media sul suo sito web. Entrambi “lavoravano come autisti per il giornale, trasportando le squadre per la copertura giornalistica, che era il loro lavoro per mantenere le loro famiglie”, ha spiegato La Prensa nella sua versione digitale.

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