Sant’Agostino: mons. Sanguineti (vescovo), “da 1300 anni a Pavia è una presenza viva”

“Per me l’anniversario che ci apprestiamo a vivere come Chiesa di Pavia e come città non deve essere solo una celebrazione formale, ma può e deve costituire un’importante occasione per riscoprire presenza viva di Agostino, qui accanto a noi nella sua testimonianza, nei suoi scritti, nel suo essere un riferimento nel cammino spirituale di ogni persona e di ogni fedele”. Così il vescovo di Pavia, mons. Corrado Sanguineti, in vista della santa messa solenne che si svolgerà alle ore 11 di domani, domenica 26 febbraio, nella basilica di San Pietro in Ciel d’Oro a Pavia per celebrare i 1300 anni della traslazione delle spoglie di Sant’Agostino dalla Sardegna a Pavia; sarà presente anche il card. Angelo Bagnasco, arcivescovo emerito di Genova. Un momento che darà avvio ad iniziative culturali, religiose e celebrative, tutte con lo scopo di far apprezzare la presenza di Agostino, forse a volte non così profondamente percepita dai pavesi. “Credo sia importante dare rilievo ai momenti celebrativi e liturgici, ai convegni e agli appuntamenti culturali che il Comitato Pavia città di Sant’Agostino si è impegnata profondamente ad organizzare – ha detto mons. Sanguineti – ma penso sia necessario anche andare a ‘riascoltare’ direttamente Agostino tramite i suoi testi. Anche i prossimi due anni, che ci porteranno al Giubileo del 2025, li vedo quasi ‘accompagnati’ dalla presenza del Santo di Ippona tra preghiera e speranza, i due temi suggeriti anche da Papa Francesco: desidero per questo che le nostre comunità e la città riscoprano la presenza di Agostino; come comunità diocesana ne comprenderemo a fondo il valore di maestro a cui poter guardare e proporremo a parrocchie e vicariati momenti particolari di ascolto e preghiera”.
Il Santo di Ippona, poi, è stato anche un grande filosofo e teologo: “Sant’Agostino è stato un vero gigante da cui non si può prescindere a livello di identità culturale – ha osservato il vescovo – ed è molto importante che San Pietro in Ciel d’oro sia un punto culturale di rilievo anche grazie al prezioso legame con l’Università. Il pensiero di Agostino è dotato di una grande modernità che sa intercettare le domande del nostro tempo. Mi auguro che tanti pavesi vengano a pregare Sant’Agostino: sentiamolo tutti nostro compatrono nel cuore”. Mons. Sanguineti ha anche espresso grande gratitudine nei confronti dei Padri Agostiniani (“Sono il cuore e il motore di queste celebrazioni”) e del Comitato Pavia Città di Sant’Agostino.

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