Carceri: Larino, oggi l’ingresso del nuovo cappellano nel giorno della Madonna del Rosario per affidare il penitenziario a Maria

(Foto: Ispettorato cappellani)

Il ministero nelle carceri significa accompagnare gli altri nella loro esperienza di sviluppo umano e personale. Richiede molta pazienza e rispetto verso la persona che intraprende questo percorso. Avrà luogo oggi, sabato 7 ottobre, l’insediamento del nuovo cappellano della casa circondariale e di reclusione di Larino in provincia di Campobasso, fra Giovanni Mercurio. Dopo la recente nomina da parte del vescovo di Termoli-Larino, mons. Gianfranco De Luca, e gli adempimenti presso la sede romana dell’Ispettorato dei Cappellani delle carceri alla presenza dell’ispettore generale, don Raffaele Grimaldi, sarà la volta del suo ingresso nel penitenziario di Larino.
Ad accogliere fra Giovanni sarà la direttrice Antonella De Paola, la comunità tutta del carcere, il personale e la popolazione detenuta. “Accoglieremo fra Giovanni oggi 7 ottobre, giorno dedicato alla Madonna del Rosario, con una celebrazione eucaristica nella cappella del carcere per affidare tutto l’Istituto penitenziario a Maria”, dichiara la direttrice De Paola che ripone fiducia e speranza nella nuova figura pastorale individuata dal Vescovo come guida spirituale della popolazione detenuta. “Il nuovo cappellano – ha sottolineato De Paola – sarà la guida spirituale non solo degli ospiti reclusi, ma anche di tutti coloro che lavorano nel carcere. È fondamentale, infatti, l’attenzione alle esigenze spirituali di tutti coloro che vivono il carcere, sia perché vi sono reclusi sia perché vi lavorano. Solo la cura dell’anima può dare un senso alla sofferenza e alla privazione della libertà. Il compito del cappellano è delicato ed importante perché aiuta la persona detenuta a comprendere il vero disvalore delle condotte sbagliate che lo hanno portato a delinquere”. In tal senso, conclude la direttrice di Larino, “il cappellano opera insieme alla Direzione verso la meta della riabilitazione e insieme ad essa agisce per stimolare nella persona detenuta quella revisione critica del comportamento antigiuridico che costituisce il primo passo verso la riparazione del danno arrecato alla società. Il tutto in un percorso che porta il detenuto ad essere restituito alla comunità civile come una persona nuova”. Infine, gli auguri dell’ispettorato dei cappellani e la Direzione del carcere a fra Giovanni per un “buon inizio della sua azione pastorale con un ringraziamento al vescovo De Luca per averlo incaricato di questa particolare missione”.

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