Diocesi: Camerino, il 13 ottobre apre l’Emporio solidale a San Severino

Sarà inaugurato, venerdì 13 ottobre, dall’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, mons. Francesco Massara, l’emporio diocesano solidale “Umberto Valenti”. Gestito dalla Caritas diocesana, l’emporio è ospitato in alcuni locali messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale di san Severino Marche, come spiega il sindaco Rosa Piermattei: “Questa struttura nasce per rimettere al centro l’importanza e la qualità delle relazioni sociali. L’emporio solidale è per noi tutti una grande novità ma anche un luogo di speranza oltre che di aiuto e assistenza. Ovviamente tutti coloro che vorranno sostenere e aiutare questo progetto saranno i bene accolti”. L’emporio si presenta come “una sorta di ‘supermercato’ in cui i prodotti vengono però messi a disposizione gratuitamente per coloro i quali si trovino in una situazione di difficoltà economica. Sugli scaffali troveranno posto finiscono prodotti solitamente di prima necessità ma anche prodotti per l’igiene personale e per la cura della casa o, ancora, indumenti, giocattoli e libri raccolti attraverso donazioni di privati e organizzazioni o, ancora, grazie a raccolte porta a porta ma anche acquistati direttamente dagli empori”. Il primo emporio solidale, secondo il rapporto Empori solidali in Italia, realizzato da Caritas italiana e del Csvnet, ha visto la sua realizzazione nel 1997 a Genova. “L’idea di dare vita a un emporio diocesano solidale – sottolinea l’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, mons. Francesco Massara – intende rispondere alle nuove e diverse esigenze, sempre crescenti, di chi si trova oggigiorno in difficoltà. Nonostante ormai da tantissimi anni le associazioni che operano sul territorio, Caritas in primis, cerchino di fornire un sostegno, il cambiamento dei tempi ci impone di fare ricorso anche ai nuovi strumenti. L’idea è dunque quella di fornire a chi grava in condizioni di povertà assoluta e relativa un percorso volto a costruire una propria autonomia economica. L’emporio, infatti, ha anche una funzione educativa perché responsabilizza l’utente che riacquisisce in questo modo una dignità personale”.

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