Ucraina: Soleterre, a Kiev la casa di accoglienza riapre le porte a fine ottobre

“Mamma, ma invece di farsi la guerra, perché non costruiscono una fila di case dall’Ucraina alla Russia?”: una domanda tanto innocente quanto lecita. Ed è proprio da questa domanda posta da una bambina di sette anni alla sua mamma, pochi giorni dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, che nasce il progetto “Casette per Ucraina” grazie a Giulia Maria Picchi, che ha deciso di creare casette fatte all’uncinetto ed esporle per raccogliere fondi per aiutare i bambini ucraini.
Quest’anno “Casette per Ucraina” ha scelto di stare a fianco di Fondazione Soleterre a sostegno delle attività della casa di accoglienza di Soleterre a Kiev, chiusa nel marzo 2022 a causa della guerra e la cui riapertura è prevista a fine ottobre 2023. Durante questo periodo di lavori – seguiti dallo studio di architettura ucraino pluripremiato Aimm Group – Soleterre ha completato anche l’installazione del rifugio antiaereo esterno, essenziale per garantire la sicurezza dei futuri beneficiari durante gli attacchi russi.
Fino al 31 dicembre le casette, riunite in un plastico composto da 26 quartieri, sono attualmente esposte al Mumac, Museo della Macchina per caffè di Binasco (Mi). Nelle date di apertura straordinaria al pubblico, un operatore di Soleterre darà tutte le informazioni sul progetto, ma anche testimonianze da Kiev e alcune storie dei beneficiari. Sarà possibile donare per dare supporto alle attività di Soleterre alla casa di accoglienza di Kiev; chi può, invece, potrà farsi intestare uno dei 26 quartieri che compongono il plastico, ricevendo l’assegnazione di una targa nominale apposta fuori dal proprio quartiere.
“La casa di accoglienza di Soleterre è l’unica struttura in Ucraina che accoglie gratuitamente i bambini malati di cancro e le loro famiglie in cura presso due centri di riferimento nazionale per i tumori: l’Istituto del cancro e l’Istituto di neurochirurgia, entrambi situati a Kiev – ricorda Soleterre -. La casa ospita, infatti, i bambini che vengono ricoverati con le diagnosi più complesse e che non hanno possibilità di curarsi nella loro città o nel proprio paese. Le famiglie si trovano spesso a far fronte a spese economiche elevate per affrontare i costi del viaggio, e del conseguente vitto e alloggio sul lungo periodo a Kiev, dove il costo della vita è molto più altro rispetto alla provincia”.
All’interno della casa di accoglienza “vengono offerte attività di supporto psicologico, ludico-ricreativo, didattico e di fisioterapia riabilitativa”. Ma questa casa per i bambini e le loro famiglie è molto di più: “È una parte integrante del processo di cura per i bimbi che possono sentirsi protetti in uno spazio sicuro e confortevole – sottolinea Soleterre -, circondati dai loro cari e dallo staff di psicologi e psicoterapeuti di Fondazione Soleterre, e dove poter avere una parvenza di ‘normalità’ e di ‘casa’ anche se lontani dai propri affetti”.
Durante le giornate di apertura straordinaria del Mumac previste fino al 31 dicembre sarà possibile visitare l’installazione. È possibile effettuare le proprie donazioni online: Casette per Ucraina con Soleterre – Rete del Dono.

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