Pio X: l’urna è arrivata questa notte a Venezia. Trasportata con una chiatta è stata collocata nella basilica della Salute. Alzato il ponte della Marathon

L'urna di PIo X alla Salute - foto 593 Studio

Questa notte l’urna con le spoglie mortali di san Pio X è arrivata alla basilica di Santa Maria della Salute, a Venezia, ultima tappa di una peregrinatio corporis lunga 1.500 chilometri, partita dal Vaticano e che a Venezia ha affrontato anche le sfide dell’acqua. Il tutto è stato reso possibile grazie al lavoro di 593 Studio, azienda trevigiana impegnata nelle operazioni di coordinamento logistico che ha coordinato e gestito tutte le operazioni in collaborazione con i tecnici della Fabbrica di San Pietro, coordinandosi con le diocesi coinvolte e con tutti gli enti civili interessati.
La sfida logistica più importante è stata quella del trasporto da Padova a Venezia dove a Santa Marta, Canal Santa Chiara, il furgone con a bordo la teca è stato lentamente fatto salire a bordo di una chiatta (dimensioni 25 x 9 metri) , accompagnato da una quindicina di persone dello staff, dirigendosi attraverso i canali veneziani verso Fondamenta Salute.

mappa del percorso – foto 593 Studio

Durante il tragitto, la chiatta è passata sotto il ponte realizzato appositamente per la Venice Marathon: per permettere il suo passaggio è stata costruita un’arcata cinquanta centimetri più alta, giungendo a quota 3,5 metri. Per lo scarico, le operazioni di posizionamento della teca al di sopra del carrello cingolato sono avvenute sopra la chiatta ancorata e staticamente connessa alla Fondamenta della Salute. Si è usato un telo coibentante, posto sopra la teca durante gli spostamenti esterni. L’urna è stata quindi collocata nella basilica di Santa Maria della Salute.
“Per accedervi, è stata anticipata la realizzazione della rampa usata per la Festa della Salute”, spiega Michele Sbrissa, coordinatore del progetto per 593 Studio. “Negli spostamenti è stata posta enorme attenzione alle rampe di sbarco – prosegue -, tarate per il transito di veicoli articolati di diverse tonnellate e rivestite con pannelli lignei e materassini in neoprene. Non solo. Si è previsto l’uso di pannellature Osb e materassino in neoprene dove era presente pavimentazione in selciato e anche all’interno della basilica per ammortizzare le imperfezioni dei pavimenti in marmo esterni ed interni e per preservare l’integrità degli stessi”.

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