Inghilterra e Galles: a maggio plenaria dei vescovi a Cardiff. In agenda post-pandemia, Ucraina, Sinodo, accoglienza rifugiati e tutela minori

Come incoraggiare i fedeli cattolici a tornare in chiesa dopo i due lunghi anni della pandemia. Sarà questo uno degli argomenti che il card. Vincent Nichols, presidente della Conferenza episcopale inglese toccherà nel discorso con il quale inaugurerà la plenaria il prossimo 2 maggio. I vescovi si riuniranno, per la prima volta in vent’anni, a Cardiff, la capitale del Galles, per ravvivare i rapporti con questa regione dove i fedeli a Roma sono poco più di tre milioni, circa il 6% della popolazione. Mercoledì 4 maggio la Conferenza episcopale visiterà il Parlamento gallese e incontrerà il primo ministro Mark Drakeford. Interverranno alla plenaria, che terminerà venerdì 6 maggio, anche il nunzio apostolico, mons. Claudio Gugerotti, e l’eparca della comunità greco-cattolica ucraina del Regno Unito, il vescovo Kenneth Nowakowski, che farà il punto sulla risposta britannica alla tragedia ucraina. In agenda anche le relazioni sul Sinodo presentate dalle ventitré diocesi, in vista di una sintesi a giugno, e il programma con il quale le parrocchie hanno accolto, fino ad oggi, rifugiati siriani, iracheni e afghani esteso anche a chi sta scappando dall’Ucraina. I vescovi ascolteranno anche un rapporto della “Catholic Safeguarding Standards Agency”, la nuova autorità, in materia di protezione dei minori, avviata nel 2021, con il potere di intervenire, se diocesi, ordini religiosi e associazioni cattoliche non seguono le procedure di prevenzione degli abusi.

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