Diocesi: Acireale, 16mila euro la prima tranche di aiuti per il popolo ucraino. Mons. Raspanti “catena umanitaria rimane attiva”

Sedicimila euro: è quanto la Caritas della diocesi di Acireale ha raccolto nelle comunità parrocchiali e trasmesso in un primo bonifico a Caritas Italiana da destinare alla popolazione ucraina in fuga per la guerra. Mons. Antonino Raspanti, vescovo della diocesi acese ha chiesto “ulteriore vicinanza e prossimità” al popolo ucraino: “Le diocesi siciliane sono pronte a dare asilo ma in questo momento le vittime della guerra nutrono la speranza che il conflitto si fermi e così poter rientrare nelle proprie case. Per questo motivo, in particolare donne e bambini, preferiscono le grandi città del centro nord perché sperano in un rapido ritorno. Rimangono attive la catena umanitaria e le offerte economiche. Voglio ringraziare, infatti, le parrocchie e la comunità tutta che danno una forma effettiva alla carità. Non stanchiamoci di unirci ancora in preghiera per la conversione dei cuori”. La crisi ha investito anche l’Europa a causa delle pesanti sanzioni inflitte alla Russia e l’economia italiana sta subendo forti ripercussioni. Don Orazio Tornabene, direttore della Caritas diocesana, è in quotidiano contatto con le autorità civili e la Caritas nazionale italiana, per i continui sviluppi dell’emergenza ucraina ed europea: “La diocesi ha dato una grande risposta di solidarietà che non deve concludersi. È urgente stringersi ancora una volta come comunità per sostenere tutti coloro che subiscono la guerra e le conseguenze della stessa. Speriamo che in breve tempo Russia e Ucraina trovino un compromesso per la pace”.

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