Colombia: vescovi in assemblea. Mons. Rueda, “Sinodo porti a rinnovamento missionario, interpellati da dolorosa realtà umanitaria”

Il Sinodo propone ed esige un rinnovamento nell’essere e nel fare della Chiesa, dove “al popolo di Dio sono offerti segni di speranza e strumenti efficaci che portano al rinnovamento dell’umanità e si rende presente il Regno di Dio”. Lo ha spiegato ieri, aprendo a Bogotá, in presenza, l’assemblea plenaria della Conferenza episcopale colombiana (Cec), il presidente, mons. Luis José Rueda Aparicio, arcivescovo di Bogotá e primate della Colombia. L’assemblea è intitolata “Il camminare insieme della Chiesa colombiana”, ed è dedicata all’attuale fase sinodale della Chiesa. “La spiritualità sinodale ci permette e ci richiede di coltivare la tenerezza di Dio e di farle permeare le nostre relazioni ecclesiali e sociali. La tenerezza favorisce l’esperienza del camminare insieme. Ha una forza umanizzante e quindi ha una forza evangelizzatrice”, ha spiegato tra l’altro l’arcivescovo, prima di delineare quattro sfide, che, ha sottolineato, contribuiranno ad approfondire il cammino della Chiesa. Esse sono: la sfida sull’identità stessa della Chiesa, la sfida umanitaria, la sfida sociale e la sfida ecologica. È necessario realizzare “un rinnovamento missionario all’interno della Conferenza episcopale, che ci permetta di avvicinarci e conoscere meglio la realtà di quanto sta accadendo nelle diverse regioni del Paese”, ha avvertito mons. Rueda, che ha anche posto l’accento sulla necessità di un continuo atteggiamento di conversione a partire dal riconoscimento delle situazioni di fragilità e peccato, specialmente di fronte alla realtà degli abusi di potere, di coscienza e sessuali. Per quanto riguarda la sfida umanitaria, “noi, Vescovi in servizio a tutto il Popolo di Dio, siamo interpellati dalla dolorosa realtà umanitaria che vediamo nelle aree rurali e urbane. Sono tutte voci che con dolore ci chiedono di annunciare e vivere il Vangelo di Cristo, perché da lì scaturisce un’etica basata sull’opzione fondamentale per la buona novella della vita”. Da qui il senso delle altre due sfide, quella sociale ed ecologica, poiché la Chiesa è chiamata a dare una risposta a situazioni come “il valore del lavoro umano e la realtà della disoccupazione, la solitudine e l’abbandono delle famiglie che vivono nelle aree rurali, la realtà vergognosa della fame e dell’impoverimento nelle grandi zone metropolitane, la penetrazione devastante del narcotraffico e la molteplicità delle forme di microtraffico, la polarizzazione politica e sociale, l’odio e le nuove forme di aggressività sociale, le ricerche dei giovani e le loro ridotte possibilità di studio o di lavoro, il rifiuto della corruzione e la ricerca di nuovi stili di società”.

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