Papa Francesco: a Pami, non dimenticare “il grido silenzioso di tanti fratelli e sorelle in difficoltà”

“Il nostro rallegrarci non dimentichi il grido silenzioso di tanti fratelli e sorelle che vivono in condizioni di grande difficoltà, aggravate dalla pandemia”. Inizia così il messaggio del Papa per il 25° Congresso Mariologico Mariano Internazionale organizzato dalla Pontificia Academia Mariana Internationalis (Pami), sul tema: “Maria tra teologie e culture oggi. Modelli, comunicazioni, prospettive”. I lavori sono presieduti dal card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura – che ha letto il messaggio – con la partecipazione di 300 rappresentanti delle società mariologiche e studiosi iscritti dai cinque continenti. “La vera gioia che viene dal Signore dà sempre spazio alle voci dei dimenticati, perché insieme a loro si possa costruire un futuro migliore”, scrive Francesco: “Maria, nella bellezza della sequela evangelica e nel servizio al bene comune dell’umanità e del pianeta, educa sempre all’ascolto di queste voci e Lei stessa si fa voce dei senza voce per partorire un mondo nuovo, dove tutti siamo fratelli, dove ci sia posto per ogni scartato delle nostre società”. La figura di Maria, per il Papa, è un “punto di riferimento per una cultura capace di superare le barriere che possono creare divisione”: “la Pontificia Academia Mariana Internationalis, perseverando nel suo impegno di rinnovamento, cerca di leggere i segni di questi tempi, a beneficio della Chiesa e di ogni donna e uomo di buona volontà”.

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