Coronavirus Covid-19: impennata di contagi in Zambia e Uganda. Padre Regazzo, “la gente continua a vivere e lavorare senza molte precauzioni”

Padre Angelo Regazzo (https://news.missionidonbosco.org/)

I problemi legati alla diffusione del Covid-19 in Africa sono legati, spiegano i missionari presenti in loco, soprattutto alla scarsità di dosi che non consentono la seconda necessaria vaccinazione. “Purtroppo niente seconda dose per me e per tanti altri come me in Etiopia – conferma da Addis Abeba don Angelo Regazzo, missionario salesiano –. Dicono che ‘forse’ potremo averla tra tre mesi… Nel mio caso si tratta del vaccino Covishield, quello indiano. Ne ho fatta la prima dose oltre due mesi fa ma non è più reperibile e in Europa non è riconosciuto da tutti i Paesi. La gente qui continua a vivere e lavorare senza molte precauzioni”. Covishield è stato riconosciuto per il Green pass solo da sei Paesi: Austria, Germania, Slovenia, Grecia, Irlanda e Spagna. Gli altri problemi africani legati alla pandemia riguardano la mancanza di ossigeno, che viene distribuito agli ammalati in modo alternato e “anche la fobia della gente per il vaccino tanto che in almeno un ospedale di Lusaka le scorte in attesa sono scadute perché le persone non sono tornate per farsi iniettare la seconda dose”, conferma padre Regazzo.

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