Terni Film Festival: migliore pellicola “Taj Mahal” di Niyaz Mujawar

È l’India a trionfare alla sedicesima edizione del Terni Film Festival. A vincere il premio come miglior film è stato infatti “Taj Mahal” di Niyaz Mujawar: un viaggio nei rapporti tra induisti e musulmani. Il premio della critica e quello per la miglior produzione sono andati invece a “8119 Miles” di Joe Eshwar, road movie su un meccanico di Goa che per realizzare il sogno di vedere l’Inghilterra si mette in viaggio come clandestino attraversando l’intera Europa.
Il premio per il miglior documentario è andato al polacco-libanese “Son of the streets” di Mohammed Almughanni, ambientato nel campo profughi palestinese di Shatila a Beirut. Miglior cortometraggio “Novecentonovantonanove” dell’italiano Lorenzo J. Nobile.
Il Gran Premio della Giuria va invece quest’anno a un documentario: “Il sistema sanità” di Andrea De Rosa e Mario Pistolese: un’analisi del sistema di sviluppo con cui un gruppo di associazioni capitanate dal parroco ha trasformato il volto e il cuore di un rione noto per l’alto tasso di delinquenza, la disoccupazione e le faide della camorra.
Menzioni speciali della giuria internazionale al corto franco-italiano “Mandala” di Thomas Sady e Maria Chiara D’Agostino e il turco “Mother” Mariam di Mustafa Gurbuz.
Il premio Signis è andato all’italiano “Il Dio ignoto” di Rodolofo Bisatti, con una menzione speciale per il turco “Omar and Us” di Maryna Er Gorbach e Mehemet Bahdir Er.
Infine, il premio della critica è andato anche al documentario italiano “Pandemia” di Angelo Longoni e al corto iraniano “Better Than Neil Armstrong” di Alireza Ghasemii.
Tutte le opere premiate saranno proiettate al Cinema Politeama di Terni nel corso della prossima edizione.
Film dell’anno è risultato “Un eretico in corsia” di Bruno Di Marcello, storia di padre Alberto Maggi che ha ottenuto anche il premio per il migliore attore non protagonista andato a Ninni Bruschetta.
Aperta proprio dalla proiezione di “Un eretico in corsia” commentata dal regista e dal protagonista Ciro Scalera, la serata di chiusura della sessione “live” del Terni Film Festival ha visto anche, tra l’altro, un omaggio a Franco Battiato e a Isabella De Bernardi, entrambi amici di Popoli e Religioni, e l’assegnazione del premio Gastone Moschin alla memoria di Gigi Proietti.
Tra i premiati della sedicesima edizione del Terni Film Festival anche Cristiana Capotondi (migliore attrice per “Chiara Lubich”), Maurizio Lombardi (migliore attore protagonista per “Off”), Gianluca Cerasola (migliore regista per il documentario “Terrestre” su Luca Parmitano) e Giorgia Surina (per il corto “NeoKosmo” di Adelmo Togliani), Alessandro Parrello (miglior opera in realtà virtuale e miglior ambientazione per “Nikola Tesla”) e gli umbri Riccardo Leonelli (miglior sceneggiatura per “Taxi”) e Francesco Rampi (miglior fotografia per “There is always hope”). Giulio Base ha invece ricevuto il premio “Fuoricampo” assegnato insieme ai festival Religion Today di Trento e Tertio Millennio di Roma, per il film “Bar Giuseppe”.

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