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Regno Unito: verso il voto del 6 maggio. Curtice (Un. di Strathclyde) al Sir, probabile referendum per indipendenza della Scozia

John Curtice (Photo: University of Strathclyde)

“Il tipo di maggioranza che la premier scozzese conquisterà alle elezioni del prossimo 6 maggio avrà un impatto sulla crisi costituzionale che segnerà i rapporti tra il governo britannico e quello a nord del Vallo di Adriano”. John Curtice è riconosciuto come esperto della politica a nord scozzese e delle tensioni tra Londra ed Edimburgo. Il docente di politica all’Università di Strathclyde a Glasgow, spiega al Sir che sarà molto difficile, per il premier Boris Johnson, dire di no alla richiesta del partito nazionalista scozzese Snp di un “Indyref 2”, un secondo referendum sull’indipendenza, dopo quello del 2014, se la premier Nicola Sturgeon conquisterà la maggioranza assoluta al parlamento scozzese di Holyrood alla tornata elettorale del prossimo 6 maggio. “C’è l’importante precedente del 2011 quando David Cameron ammise che, avendo ottenuto 69 dei 129 seggi alle elezioni del 2011, il partito nazionalista si era guadagnato ‘un diritto morale’ a Indyref 1”, spiega l’esperto. “Se lo Snp non avrà bisogno dei Verdi per governare, Boris Johnson non potrà giustificare un no a Nicola Sturgeon che ha ripetuto più volte di volere un nuovo voto sull’indipendenza. I precedenti sono importanti nella politica britannica. Un punto di domanda esiste su quanto ci vorrà per il primo ministro per dire di sì perché, certo, il governo britannico non vuole una Scozia indipendente. Tuttavia la richiesta di un referendum arriverà in ogni caso perché è certo che il partito nazionalista vincerà anche se non sappiamo di quanto”.

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