Diocesi: mons. Napolioni (Cremona), “anche oggi la società rivive se è gravida di desiderio di vita”

“Come accadde a Maria ed Elisabetta, anche oggi la società rivive se è gravida di desiderio di vita. Perché dei figli torneranno a nascere! Signore, Maria, fateci sussultare nel grembo come Elisabetta perché la vita di tutti, di ogni generazione che ha diritto di scoprire il tuo amore come forza per affrontare le sfide della storia, sia quella di chi vive come resuscitato perché sa che il Signore ci prende per mano, ci fa attraversare ogni deserto e ci forgia”. Lo ha affermato questa mattina il vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, nella messa che ha presieduto al santuario della Madonna della Misericordia di Castelleone in occasione del 510° anniversario delle apparizioni della Vergine alla contadina Domenica Zanenga.
“Insieme al vescovo Dante siamo qui con letizia, in questo santuario dedicato a Maria Madre della Misericordia per condividere con tutti voi il grazie a Maria, l’affidamento, la gioia della fede e l’intercessione per le pene e le speranze che riempiono il cuore di tante famiglie”, ha osservato mons. Napolioni, aggiungendo che “non abbiamo ancora potuto fare la solenne processione ma la chiesa non è vuota come lo scorso anno e questo è un segno che dei primi passi, accompagnati dalla Madonna, si stanno facendo”.
Nell’omelia, il vescovo si è soffermato sulla parola “rivivere” che “ricorre spesso in questo periodo”. “Cos’è che ci fa rivivere davvero però?”, ha domandato Napolioni. Non solo gli aperitivi e le passeggiate. E bisogna prestare attenzione – ha spiegato – perché “c’è un altro verbo meno bello e drammatico che sentiamo spesso ultimamente: il rimorire. Non solo che c’è chi muore ancora di Covid, ma anche chi muore lungo le strade o a causa della violenza legata ai sentimenti. Anche nel mondo diversi conflitti tornano a riaccendersi. Qual è allora la ragione profonda della speranza che Maria ci indica, quella misericordia che cambia il cuore e rende tutto possibile?”. Per il vescovo il segreto di tutto è seguire i passi della Madonna. “Maria si mise in viaggio, ma non per frenesia, era la fretta dell’amore, del servizio, della carità. Maria sapeva che Elisabetta aveva bisogno di lei e doveva poi portarle una grande notizia. Il loro incontro è la gioia dei figli di Dio”.

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