Giornata fratellanza umana: card. Lojudice, “camminare insieme perchè la consapevolezza della fragilità non è solo di una o dell’altra religione”

Per costruire il dialogo fra le diverse religioni serve pazienza. A ribadirlo è il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle-Val D’elsa-Montalcino, in occasione dell’incontro on line per la Giornata internazionale della fratellanza umana per la pace. “Credo – osserva – che il pensiero del papa sia unitario. La ‘Fratelli tutti’ è un punto di partenza perché abbiamo bisogno di ripetercelo: ci voleva questo coraggio della alterità, come è stato chiamato da Papa Francesco. Il documento sulla fratellanza e l’Enciclica ‘Fratelli tutti’ vanno nella direzione di un nuovo inizio e modello di dialogo che accetta pienamente il pluralismo culturale in cui siamo immersi sapendo di dover dare un contributo. Nel paragrafo cinque dell’Enciclica, Papa Francesco dice che Dio ha creato tutti gli esseri umani uguali nei diritti e li ha chiamati a convivere. Lui stesso ha inserito degli accenni al mondo islamico. È evidente che la Chiesa cattolica deve inserire l’altro. Non sarà una cosa che si realizza in quattro minuti ma se insistiamo in questo tempo così particolare forse si potrà stimolare il dialogo fra le religioni e la collaborazione con Dio per uscirne insieme. Chiediamo una mano e un aiuto forte perché tutto questo non vada perso. Per fare in modo che non resti un evento o una argomento di dibattito, dobbiamo camminare insieme perchè la consapevolezza della fragilità non è solo di una o dell’altra religione ma è una caratteristica dell’essere umano”.

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