Diocesi: Milano, “Tocca a noi, ora”. Domani l’arcivescovo Delpini interviene all’assemblea dei mille oratori. Don Guidi, “ascoltare i giovani”

Don Stefano Guidi, direttore della Fondazione oratori milanesi

Domani, sabato 27 febbraio, l’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, sarà a Casa Cardinal Schuster (via Sant’Antonio 5, Milano) per intervenire alla conclusione dell’Assemblea degli oratori che si svolgerà dalle 9.30 alle 12.00. L’incontro, dal titolo “Tocca a noi, ora”, vedrà “la partecipazione di un’ampia rappresentanza di educatori, genitori, volontari, giovani, sacerdoti e religiose, coinvolti nei circa mille oratori della diocesi, che si collegheranno da remoto sulla piattaforma Zoom”. L’assemblea è anche il primo appuntamento dopo la preghiera corale alla quale l’arcivescovo ha chiamato tutta la diocesi, lo scorso 21 febbraio, per rispondere all’emergenza educativa che coinvolge i giovani, secondo mons. Delpini uno degli effetti collaterali più preoccupanti della pandemia. “I ragazzi stanno pagando forse il prezzo maggiore di questa crisi – conferma il direttore della Fondazione oratori milanesi, don Stefano Guidi –. La didattica a distanza ha dimostrato di non poter sostituire la scuola. Tutti gli spazi della socialità sono stati ridotti, compressi, addirittura annullati. Ciò che fino a pochi mesi fa era considerato buono e desiderabile – il contatto umano e il gioco come espressione corporea, fare gruppo e stare in gruppo – è diventato un comportamento pericoloso e quindi proibito. Questo ha generato una grande sofferenza tra i più giovani. Una sofferenza che purtroppo ha avuto anche esiti estremi come i fatti di cronaca hanno dimostrato”. L’arcivescovo Delpini, specifica don Guidi, “ha voluto dare voce a quella sofferenza. E noi come educatori ci sentiamo interpellati da quel suo grido di allarme”.
La pandemia ha avuto un grande impatto anche sui 937 oratori della diocesi, spiegano dalla curia milanese. “Tuttavia questo periodo è stato anche l’occasione per sperimentare forme nuove di impegno e di relazione con i giovani. Nel corso del primo lockdown di primavera molti giovani e adolescenti si sono dedicati ad attività di volontariato, ad esempio partecipando nei loro quartieri e città alla distribuzione degli aiuti alimentari alle famiglie che si sono impoverite con la crisi”. Durante l’estate, quando è stato possibile riaprire gli spazi di incontro, sono riprese le attività. Con l’introduzione delle successive limitazioni imposte dalla creazione del sistema delle zone a colori, le attività sono riprese on line, quando non è stato possibile ritrovarsi negli spazi fisici. Anche i doposcuola parrocchiali (302 secondo il censimento 2016) “hanno continuato a garantire aiuto e assistenza, soprattutto ai ragazzi più in difficoltà, alternando la didattica in presenza a quella a distanza”.
L’intervento dell’arcivescovo sarà trasmesso in diretta sul canale YouTube Pastorale giovanile – Fom Milano.

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