Coronavirus Covid-19: Università Cattolica, 40° Instant Report Altems. “Al centro Italia varianti fanno risalire contagi. Aumentare vaccinazioni e punti di somministrazione”

Ad oggi in Italia si registrano 1.315.604 di persone vaccinate. Il confronto tra il numero dei punti vaccinali previsti per la fase 2, sulla base dei piani vaccinali regionali, ed i punti di somministrazione, riportati nella dashboard del Ministero della Salute, evidenzia la presenza di numerosi punti vaccinali aggiuntivi in Lazio, Emilia-Romagna e Veneto. È auspicabile avere un monitoraggio dei nuovi punti vaccinali aggiuntivi nelle altre regioni in vista dell’avvio della vaccinazione di massa. È quanto emerso dalla 40ª puntata dell’Instant Report Covid-19, iniziativa dell’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari (Altems) dell’Università Cattolica di confronto sistematico sull’andamento della diffusione del Sars-CoV-2 a livello nazionale, diffusa oggi e riguardante tutte le 21 Regioni e Province autonome italiane.
“Nelle ultime settimane – afferma Americo Cicchetti, direttore Altems – si registra un andamento stabile del virus”, eppure “in alcune regioni soprattutto del centro Italia si iniziano a vedere gli effetti delle varianti che fanno risalire alcuni indici”. L’unico modo “per vincere questa battaglia”, prosegue, “si basa su tre elementi: dosi di vaccino ampiamente disponibili, incremento della capacità vaccinale tramite una capillare organizzazione dei punti vaccinali sul territorio utilizzando tutte le ‘reti’ del sistema sanitario (compresi i medici di famiglia e le farmacie) e altre attivabili con l’aiuto delle forze dell’ordine e dell’esercito e la responsabilità di tutti nel tenere le distanze minime e la mascherina. Il monitoraggio sulla progressione della campagna vaccinale verso il target dei 5,2 milioni di vaccinati entro il 31 marzo, purtroppo, segna un rallentamento, siamo al 25% rispetto al target finale”.

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