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“242 minori stranieri non accompagnati coinvolti sul territorio di Milano e della città metropolitana. 218 di loro hanno approfondito la conoscenza dell’italiano; 56 hanno frequentato corsi di formazione professionale. 38 ragazzi hanno usufruito di un tirocinio risocializzante (27 tirocini attivati) o di una borsa lavoro (46 borse lavoro attivate) in edilizia, logistica, metalmeccanica, gelateria, caffetteria e ristorazione. Dei 66 beneficiari che hanno frequentato il percorso formativo sull’abitare, 53 hanno trovato soluzioni abitative legali e dignitose una volta usciti dal progetto di accoglienza in comunità. 264 hanno partecipato ad attività di inclusione sociale, che hanno anche coinvolto più di 370 coetanei, studenti e studentesse delle scuole secondarie di Milano e della città metropolitana”. Sono numeri di “Work in Progress. Transizioni per la cittadinanza”, un progetto dedicato ai minori stranieri non accompagnati e neomaggiorenni, che mercoledì 15 e giovedì 16 dicembre presenta i suoi risultati nel corso del doppio webinar “Integrazione, lavoro, casa: le chiavi di Work in Progress per l’inclusione sociale dei minori stranieri non accompagnati” (qui per il programma completo e per iscriversi).
“Work in Progress” è stato realizzato tra il 2019 e 2021, nell’ambito del programma nazionale “Never Alone. Per un domani possibile”, da una rete di 13 partner attivi nella città metropolitana di Milano, “che vantano – si legge in un comunicato della Casa della carità – una lunga esperienza di collaborazione”. Obiettivo del progetto: “supportare il percorso di inserimento in Italia dei giovani migranti, sostenendoli nei tre ambiti fondamentali per la costruzione dell’autonomia – integrazione, lavoro, casa – in un momento molto delicato della loro vita, ossia il passaggio alla maggiore età che segna la fine dell’accoglienza in comunità”.
- (Foto Work in Progress)
- (Foto Work in Progress)
- (Foto Work in Progress)
La project manager di Work in Progress Benedetta Castelli del Centro ambrosiano di solidarietà afferma: “siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti. E non solo perché siamo riusciti a coinvolgere un numero di ragazzi e ragazze superiore a quelli previsti, ma perché abbiamo offerto a questi giovani opportunità concrete di formazione e avviamento al lavoro, incontro con i loro coetanei e di acquisizione di una maggiore consapevolezza sul tema della ricerca della casa; tutti strumenti che li aiuteranno a costruire il loro futuro”.