Beni confiscati: Libera, buone pratiche di riutilizzo per scopi pubblici e sociali in Belgio, Bulgaria, Spagna

“Il modello italiano sul riutilizzo dei beni confiscati alle mafie si diffonde in Europa” e lo dimostrano alcuni casi presenti nella ricerca di Libera, con la prima mappatura delle buone pratiche di riutilizzo pubblico e sociale dei beni confiscati a livello europeo. La ricerca è stata presentata da stamattina a Bruxelles in occasione dell’evento finale del Progetto “Good(s) Monitoring, Europe!”, cofinanziato dalla Commissione europea. In “Belgio i fondi confiscati provenienti da pratiche corruttive vengono conferiti al centro pubblico per la previdenza sociale (Cpas) di Bruxelles. Durante gli anni ’90 – si legge nella ricerca – due società multinazionali avevano fatto ricorso a pratiche corruttive per assicurarsi grandi contratti di appalto per la difesa. Le società in questione, Agusta e Dassault, hanno corrotto numerosi titolari di cariche politiche nel 1988 per assicurarsi rispettivamente un grosso ordine di elicotteri Agusta A109 e il contratto per il rifacimento dei caccia belgi F-16 Fighting Falcon. Lo scandalo è venuto alla luce durante le indagini sulla morte del politico socialista André Cools nel 1991 e nel 1993”. In Bulgaria “una proprietà residenziale (274 mq di superficie edificata) a Nessebar (provincia di Burgas), utilizzata da un noto boss della droga come lavanderia pubblica viene confiscata nel 2010. Nel 2016 il governatore della Provincia ha concesso alla proprietà lo status di proprietà pubblica statale, che è stata trasferita all’Agenzia del catasto e destinata all’uso di sede locale”. In Spagna in seguito alle operazioni di polizia “Necora” e “Temple” contro il narcotraffico “viene confiscata la villa Finca El Campell, nella provincia di Alicante. Nel 2007, per evitare il deterioramento della proprietà e garantire un uso adeguato e vantaggioso per la società, in preparazione della futura assegnazione definitiva nella modalità classica di un crimine contro la salute pubblica e il riciclaggio di denaro, l’amministrazione della proprietà è stata consegnata alla Generalitat Valenciana. Nel 2016, il Consiglio di amministrazione del Fondo speciale per i beni confiscati ha approvato il Piano comunale della zona di Pedreguer per la tossicodipendenza. La sede del Centro per la prevenzione comunitaria dei comportamenti di dipendenza è stata quindi stabilita a El Campell, dove vengono sviluppate attività di prevenzione e riabilitazione relative all’uso di droghe”.

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