Coronavirus Covid-19: Univ. Cattolica-Cisf, “nelle famiglie lombarde colpiti benessere psicologico, lavoro, condizione economica”. Attivate azioni di sostegno

La pandemia legata al Covid-19 e il conseguente lockdown hanno messo a dura prova le famiglie lombarde – sotto diversi punti di vista – che però hanno trovato un’importante risorsa per superare le difficoltà proprio nelle relazioni interne e, anche se con più difficoltà, nelle relazioni con l’esterno. È il quadro che emerge dalla ricerca “Le famiglie lombarde attraverso la pandemia. Esigenze e prospettive. Storie e progetti di consultori, associazioni familiari e famiglie”, realizzata dal Centro di Ateneo studi e ricerche sulla famiglia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dal Cisf-Centro internazionale studi famiglia.
La ricerca rappresenta la prima fase operativa di “Fare rete”, un progetto nato con l’obiettivo di aiutare attivamente le famiglie lombarde ad affrontare la difficile situazione creata dalla pandemia, attraverso un piano di aiuti concreti sul territorio, sia attraverso le attività dei partner del progetto, sia tramite le reti connesse agli enti locali coinvolti. La sfida, spiega Giorgio Tarassi, presidente di Oeffe, capofila del progetto, “è guardare alla famiglia non come un soggetto da ‘curare’ a segmenti, ma come un protagonista con cui collaborare”.
Dalla somministrazione di questionari a 48 consultori, 50 associazioni familiari e 300 famiglie lombarde emerge, in estrema sintesi, che il benessere psicologico è peggiorato per il 40% dei soggetti, più per le donne (53%), e si tratta soprattutto di ansia e di senso di solitudine. Il secondo grande problema rilevato riguarda la situazione lavorativa, tra incertezza, digitalizzazione e smartworking. In particolare, soprattutto sulle donne, sembra pesare la conciliazione famiglia-lavoro (ben il 34% delle donne ha difficoltà nel conciliare le due sfere, contro il 24,7% degli uomini). Il terzo problema, inevitabilmente correlato con i primi due, riguarda la situazione economica familiare per la quale si registra un peggioramento per più di un genitore su 3, pari al 37% del campione. Tra i “cambiamenti che sicuramente resteranno anche nei prossimi mesi, le relazioni online tra famiglie a distanza, o i nuovi servizi di ascolto e di dialogo offerti dai consultori e dalle associazioni”, commenta Francesco Belletti, direttore del Cisf.
Tra le azioni concrete di sostegno, in ambito lavorativo sono stati organizzati attività di tutoring e ricollocamento lavorativo; in ambito psicologico percorsi di aiuto, supporto alla maternità, servizi di consultorio femminile.

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