Papa Francesco: “la pandemia lo ha dimostrato: la salute dell’uomo non può prescindere da quella dell’ambiente in cui vive. Occorre guardare lontano, altrimenti la storia non perdonerà”

(Foto Vatican Media/SIR)

“La pandemia lo ha dimostrato: la salute dell’uomo non può prescindere da quella dell’ambiente in cui vive. È poi evidente che i cambiamenti climatici non stravolgono solo gli equilibri della natura, ma provocano povertà e fame, colpiscono i più vulnerabili e a volte li obbligano a lasciare la loro terra. L’incuria del creato e le ingiustizie sociali si influenzano a vicenda: si può dire che non c’è ecologia senza equità e non c’è equità senza ecologia”. È quanto affermato da Papa Francesco oggi durante l’udienza alle Comunità Laudato si’, un progetto congiunto della diocesi di Rieti e di Slow Food nato nel solco dell’omonima enciclica papale. “Impegnarsi per salvaguardare la nostra casa comune è un compito che riguarda tutti, specialmente i responsabili delle nazioni e delle attività produttive. Serve la volontà reale di affrontare alla radice le cause degli sconvolgimenti climatici in atto” ha ribadito il papa per il quale “non bastano impegni generici e non si può guardare solo al consenso immediato dei propri elettori o finanziatori. Occorre guardare lontano, altrimenti la storia non perdonerà. Serve lavorare oggi per il domani di tutti. I giovani e i poveri ce ne chiederanno conto”.

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