Servizio civile: Csv Lazio, “due giovani su tre sono tornati al lavoro” a favore di anziani, poveri, persone sole o disagiate

“I giovani in servizio civile della rete Giovani energie di cittadinanza del Csv Lazio continuano il loro servizio, anche nell’emergenza. Portando umanità, creatività, e competenze nelle case e nelle comunità”. Lo annuncia in un comunicato lo stesso Csv regionale che evidenzia come “sui 53 progetti della Rete, ne sono stati riattivati 39, con 230 volontari in tutta la regione: 2 giovani su 3 hanno quindi ripreso servizio”. “Questo anche grazie al fatto che molte associazioni ed enti hanno rimodulato le proprie attività, in stretta connessione con le reti solidali attivate dai comuni, i centri operativi comunali e dalla protezione civile”. I volontari in servizio si occupano di inclusione di persone con disabilità, della socializzazione e accompagnamento di anziani e malati, della lotta alla povertà educativa, di accoglienza e advocacy per migranti e richiedenti asilo, umanizzazione delle cure, ambiente e protezione civile, distribuzione di spesa e beni di prima necessità. “Naturalmente, prima di riattivare le attività, ci si è preoccupati di mettere i volontari in condizione di svolgerle in sicurezza e secondo le loro possibilità – continua la nota -. La scelta di operare solo da remoto è stata fatta soprattutto da quelle sedi in cui si svolgono attività in favore di persone fragili: disabili, anziani, donne vittime di violenza, in questi casi si tratta di attività di ascolto telefonico o di “socializzazione a distanza”, ad esempio laboratori in videoconferenza”.

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