Pasqua 2020: mons. Satriano (Rossano-Cariati), “siamo chiamati a ritrovare la gioia del vivere”

“Dio non dorme. Con la Pasqua egli viene a svegliarci e, mediante il Risorto, ci prende per mano, perché si risorga a vita nuova”. È quanto scrive nel messaggio per la Pasqua mons. Giuseppe Satriano, arcivescovo di Rossano-Cariati. “Il Signore ci parla e ci comunica la forza di grazia seminata dalla sua vita donata – ha detto il presule –. Siamo chiamati a ritrovare la gioia del vivere, ricollocando il senso dell’esistere nella prospettiva di Dio”. Mons. Satriano ha evidenziato che “morendo in croce Gesù ha innestato il cielo alla terra e la terra al cielo in una nuova alleanza, perché ciascuno ritrovi la gioia di un semplice vivere, la capacità di apprezzare la fedeltà al poco, sapendo ritrovarsi pellegrini e mendicanti di luce”.
Questa, per mons. Satriano, “la veste pasquale che siamo chiamati ad indossare, la nuova logica salvifica in cui entrare”. Il presule ricorda che “queste giornate, cariche di dolore, ci portano a riflettere”, perché “potremmo definirlo un tempo eloquente, un tempo in cui, attraverso forme diverse, abbiamo riscoperto Dio e lo abbiamo visto in azione nella vita di tanti operatori sanitari e non, che si sono messi in gioco”. Mons. Satriano afferma che “la testimonianza di Gesù, la sua morte e risurrezione, ci additano con chiarezza un cambiamento di prospettiva con cui assumere una responsabilità nuova che capovolga la logica egoistica con cui abbiamo gestito il mondo, le nostre relazioni, il bene comune”. “Gesù Risorto – conclude il vescovo di Rossano – viene a strapparci dai sepolcri in cui abbiamo sigillato le nostre vite, strappandoci fuori dalle carceri dorate che ci siamo costruiti, per ridonarci la vita vera”.

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