Pasqua 2020: mons. Cancian (Città di Castello), “faccia rifiorire un nuovo mondo con stili di vita più umani e cristiani”

“Quest’anno l’augurio della buona Pasqua fa i conti con la sofferenza che coinvolge il mondo intero, la pandemia. Tuttavia proprio il Cristo che risorge il terzo giorno quando tutto sembrava finito, ci sollecita ad una Speranza piena”. Lo scrive il vescovo di Città di Castello, mons. Domenico Cancian, nel suo messaggio per la Pasqua. “Possiamo convintamente augurarci una Pasqua di resurrezione che ci rinnovi profondamente, a livello personale e comunitario, che faccia rifiorire un nuovo mondo con stili di vita più umani e cristiani – aggiunge –. Insomma una nuova primavera che non ci farà rimpiangere il vecchio mondo”.
Il presule collega questo augurio ai quattro simboli di questi giorni: l’ulivo segno della pace, la comunione fraterna, la croce e la gioia della Pasqua. Quindi, l’invito del vescovo a “imprimere nella nostra mente il luminoso affresco della cupola della nostra cattedrale”. “La preghiera di Gesù, sostenuta da quella di Maria e dei nostri santi, ci fa sentire protetti e ci dà fiducia”. Infine, da mons. Cancian l’incoraggiamento a “lasciare segni” e “non cedere allo scoraggiamento e alla tristezza”.

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