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Commissione Ue: strategia per la parità tra donne e uomini. “Troppi squilibri in diritti, lavoro, salari, pensioni. E stop alle violenze”

(Bruxelles) “Finora nessuno Stato membro dell’Ue ha realizzato la parità tra donne e uomini. I progressi sono lenti e i divari di genere persistono nel mondo del lavoro e a livello di retribuzioni, assistenza e pensioni”. La denuncia viene direttamente dalla Commissione europea che oggi, anche in vista della Giornata internazionale della donna dell’8 marzo, ha presentato la sua “strategia per la parità tra donne e uomini in Europa”. Per “colmare questi divari e per consentire all’Europa di sviluppare il suo pieno potenziale nelle imprese, nella politica e nella società, la strategia delinea una serie di azioni fondamentali – chiarisce l’esecutivo, per la prima volta guidato da una donna – tra cui: porre fine alla violenza e agli stereotipi di genere; garantire una parità di partecipazione e di opportunità nel mercato del lavoro, compresa la parità retributiva; e conseguire un equilibrio di genere a livello decisionale e politico”. La presidente Ursula von der Leyen (nella foto SIR/CE) afferma: “La parità di genere è un principio fondamentale dell’Unione europea, ma non ancora una realtà. Nel mondo degli affari, in politica e nella società nel suo complesso potremo raggiungere il nostro pieno potenziale solo utilizzando tutti i nostri talenti e la nostra diversità. Impiegare soltanto la metà della popolazione, la metà delle idee e la metà dell’energia non è sufficiente”. La strategia per la parità di genere “intende accelerare e incentivare i progressi verso la parità tra uomini e donne”.

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