Maltrattamenti: Terre des Hommes e Comin, inaugurata la Casetti di Timmi a Carugo

È stata inaugurata oggi a Carugo (Como) la Casetta di Timmi, la prima comunità educativo-familiare di Terre des Hommes e Comin che accoglierà bambini dagli 0 ai 5 anni allontanati dalla propria famiglia su provvedimento dell’autorità giudiziaria, spesso vittime di violenza e maltrattamento, un reato che nel 2019 nella sola Lombardia ha colpito 327 minori. Situata in una villetta confiscata alla ‘ndrangheta, questa struttura ospiterà una famiglia selezionata che, opportunamente supportata da una rete di operatori qualificati, garantirà la necessaria cura e protezione ai bambini per tutto il periodo della loro permanenza. La Casetta di Timmi accoglierà fino a 6 bambine e bambini, che in questo luogo potranno trovare la serenità, la fiducia nel mondo degli adulti e riacquisire un ritmo di vita adatto alla loro età. L’obiettivo è “recuperare il benessere psicofisico dei bimbi accolti, nell’ottica di favorire un rientro sicuro del bambino presso la propria famiglia, ove possibile, oppure di accompagnarlo nel delicato cammino verso un affido o un’adozione. Le attività coinvolgeranno educatori, psicologi, pediatri, famiglie e volontari che forniranno un’assistenza completa ai bimbi e alla famiglia ospitante”.
“La Casetta di Timmi rappresenta per Terre des Hommes un traguardo importante nella strategia di contrasto e prevenzione della violenza sui bambini della nostra Fondazione – dichiara Federica Giannotta, responsabile Advocacy e Programmi Italia di Terre des Hommes -. Questo progetto, infatti, ci permette finalmente, di offrire quella cura, assistenza e protezione che ogni bambino fragile, allontanato dalla propria famiglia, dovrebbe avere”.
“Questo progetto – aggiunge Claudio Figini, vicepresidente della cooperativa sociale Comin – rappresenta un nuovo importante passo nel cammino di accoglienza che dal 1975 stiamo percorrendo. La casetta di Timmi si fonda su tre pilastri, quello professionale costituito dall’equipe educativa, quello familiare rappresentato da Silvia e Javier, determinante soprattutto per garantire una crescita sana, vista l’età dei bambini accolti, e infine quello composto dalla comunità sociale circostante”.
La Casetta di Timmi vuole rappresentare “un modello di gestione educativa: la comunità si avvale di un’equipe con operatori professionali qualificati e costantemente formati, che affiancano la famiglia per garantire una gestione condivisa e corresponsabile della comunità. L’equipe educativa è inoltre supportata da una supervisione psicologica e legale”. L’intervento si integra con i servizi del territorio ed è supportato dalla comunità locale allargata.

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