Patrimonio culturale: mons. Giuliodori (Univ. Cattolica), “necessario ricostruire la complessità storico-giuridica dei beni”

(Piacenza) “Il bene culturale è un bene estremamente complesso, serve un approccio per ricostruire la complessità storico-giuridica, per questo è necessario raffinare le capacità di dialogo e collaborazione. E l’università è il luogo più adatto per farlo: servono alta professionalità, collaborazione, studio, ricerca, conoscenze storiche. Senza dimenticare che elemento fondamentale per la comprensione è la teologia”. Lo ha detto mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica, durante il saluto introduttivo al convegno “Il patrimonio culturale di interesse religioso in Italia: religioni, diritto ed economia” organizzato dalla sede di Piacenza dello stesso ateneo. “L’argomento di questo convegno è di straordinario interesse, lo dico anche venendo da anni di esperienza come vescovo a Macerata – ha spiegato mons. Giuliodori -. E ricordo che Papa Francesco ha più volte fortemente sollecitato che le università cattoliche collaborino tra loro, che allarghino i loro orizzonti, per scambiarsi reciprocamente i loro saperi”. E ha aggiunto:
“Il bene culturale nasce da legami: con Dio, con la comunità credente, con il territorio. È necessario ricordare che il bene culturale è stato realizzato con la prospettiva di essere luogo del sacro e tempio dello spirito”. In apertura di convegno presente anche mons. Gianni Ambrosio, vescovo di Piacenza-Bobbio che ha ricordato come “per una diocesi è una grande sfida la valorizzazione dei beni culturali. Ma non si può non trasmettere ciò che abbiamo ricevuto in eredità – come facciamo con la Buona Notizia del Signore Gesù – perché è importante favorire e mantenere uno stretto legame tra la comunità e i beni”.

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