Storia: Sassoli (Parlamento Ue), “affiancare nazismo e comunismo operazione confusa e scorretta”

(Bruxelles) “Affiancare nazismo e comunismo è una operazione intellettualmente confusa e politicamente scorretta. E se riferita alla seconda guerra mondiale rischia di mettere sullo stesso piano vittime e carnefici”. Lo afferma David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, intervistato dalla rivista on line “Patria indipendente”, che fa capo all’Anpi. Sassoli viene sollecitato a intervenire sulla polemica aperta dopo l’approvazione della risoluzione dell’Eurocamera sull’importanza della memoria europea. “Ho grande rispetto per la volontà espressa dal Parlamento, ma nessun atto in democrazia è ex cathedra. Tutto si può commentare e giudicare. Riferirsi allo scoppio della seconda guerra mondiale – afferma – per ribadire un atto di fede nel sistemi democratici era sembrato ai gruppi politici un modo per ribadire la volontà dell’Unione europea di battersi contro ogni forma di totalitarismo. E, in questo momento, per rispondere all’aggressività di una destra xenofoba e neofascista che in molti Paesi ha ripreso ad alzare la testa. Un punto di vista che credo sia largamente condiviso dalle nostre opinioni pubbliche e dalle forze politiche europeiste. Il problema nasce quando si entra nello specifico di passaggi storici che non possono essere sintetizzati, a equiparazioni inappropriate, a riferimenti che andrebbero accuratamente verificati. Dai parlamenti ci si aspetta valutazioni politiche e non certo di scrivere la storia”.

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